venerdì, Aprile 19, 2024
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Visori di realtà aumentata per interventi da remoto

Un’opportunità di innovazione

Nella pandemia è cresciuto l’uso di visori leggeri e “scomposti” che abilitano l’adozione della realtà aumentata nel manifatturiero per la gestione dei processi produttivi e della field maintenance. Integrare questa tecnologia dà la marcia in più agli Independent Software Vendor.

Per i visori di realtà aumentata il Covid-19 ha rappresentato una forte spinta all’adozione. Questo strumento che era già diffuso prima della pandemia, ma ora attrae un rinnovato interesse. La tecnologia è apprezzata soprattutto i responsabili della gestione dei processi di produzione e della field maintenance, che hanno riconosciuto le potenzialità dell’accesso da remoto, vista l’impossibilità per gli specialisti di recarsi on site.

Il supporto della realtà aumentata (AR) resta rilevante nel 2021 poiché i viaggi di lavoro saranno ancora limitati per motivi di sicurezza. Anche con la fine della pandemia, l’AR rimarrà una scelta apprezzata da tutti coloro che preferiscono limitare gli spostamenti per motivi legati alla salute o all’età della forza lavoro.

La necessità di raggiungere in tempo reale uno specialista è sicuramente uno dei principali fattori che incidono sulla scelta di impiegare la realtà aumentata nel settore manifatturiero. In situazioni in cui i guasti alle apparecchiature devono essere risolti il ​​più rapidamente possibile per evitare di perdere milioni di euro di produzione, poter ottenere un consulto professionale in modo digitale tramite il supporto dell’AR può velocizzare il ritorno alle normali operazioni. Poter raggiungere – sempre e ovunque – un esperto disponibile è fondamentale.

Indice degli argomenti

Opportunità per i Vendor Software indipendenti

I fornitori di visori e gli sviluppatori di software seguendo la crescita in atto, tanto più che il 2020, pur in uno scenario difficile, ha creato ricche opportunità. In particolare, gli Independent Software Vendor (ISV) hanno colto l’occasione per adattare la loro offerta alle nuove esigenze dei clienti.

Significativo è stato l’aumento dell’utilizzo della realtà aumentata o assistita dovuto al nuovo modo di condurre il business da parte degli ISV e dei rispettivi clienti. Questa tecnologia viene utilizzata principalmente per offrire assistenza da remoto agli operatori e per guidare operazioni a mani libere nel settore manifatturiero. Per tutti quegli ISV che ancora non hanno abilitato l’AR nelle loro applicazioni questo sembra essere il momento giusto.

Il ruolo dei head-mounted display

Che la realtà aumentata possa essere applicata ad uno smartphone consumer o ad un computer mobile di classe enterprise è assodato, ma il suo vero valore si percepisce quando, nel fornire assistenza da remoto, l’operatore può agire a mani libere. In molti casi, gli ISV e i loro clienti si servono ora di innovativi head-mounted display (HMD) che possono essere indossati o fissati agli occhiali di sicurezza in dotazione.

Fortunatamente per gli ISV e i loro clienti che forniscono assistenza sul campo, l’utilizzo crescente della realtà aumentata per le operazioni di manutenzione coincide con un significativo miglioramento in termini di caratteristiche, prestazioni e costi della tecnologia HMD. Sono diversi i fornitori di HMD che stanno entrando nel mercato, ognuno con il proprio approccio tecnologico, e ciò rende più semplice per ISV e clienti trovare il fornitore giusto per le loro specifiche esigenze.

Visori di realtà aumentata: i dispositivi “scomposti”

Gli ISV che si trovassero a dover adattare una soluzione di AR su un HMD, invece che su un dispositivo portatile, potrebbero dover utilizzare il kit di sviluppo software (SDK) del fornitore dell’HMD per poterne sfruttare tutte le funzionalità. La scelta dell’HMD ottimale e il relativo investimento di tempo necessario a sfruttare tutte le potenzialità dell’SDK sono decisioni chiave: occorre fare una scelta sulla base dell’HMD che, in definitiva, sarà più efficace per i clienti.

In generale, il fattore di maggior rilievo nella scelta del giusto HMD è il peso. L’approccio convenzionale è stato quello di progettare head-mounted display con tutta la componentistica racchiusa all’interno dell’unità. Questo rende l’apparecchio pesante e ingombrante, inadatto per lunghi turni di lavoro. Dal momento che l’HMD sta diventando il dispositivo più indicato per le applicazioni di realtà aumentata, alcuni vendor hanno iniziato a proporre dispositivi indossabili “scomposti”, con potenza di calcolo e batteria posizionati alla cinta dell’utente, e solo le parti ottiche del gruppo sulla testa.

Spinta all’adozione della realtà aumentata

Si tratta di un approccio che rende l’HMD leggero e adeguato a essere indossato comodamente per lunghi periodi di tempo. Questa nuova modalità di progettazione sarà fondamentale per una più ampia adozione della realtà aumentata e assicurerà maggiori opportunità agli ISV che integreranno questa tecnologia nelle loro soluzioni. Per introdurre l’AR nelle loro applicazioni line-of-business potranno poi partire da zero in maniera totalmente autonoma o collaborare con un fornitore specializzato in realtà aumentata.

Lo sviluppo di funzionalità di AR è un investimento relativamente nuovo per gli ISV: lavorare con uno specialista in realtà aumentata consente di raggiungere il mercato più rapidamente, ridurre i costi di investimento e acquisire nuove competenze durante il percorso di sviluppo. Col tempo, sarà anche più facile per gli ISV decidere se sviluppare una soluzione interna a lungo termine.

Realtà aumentata: cos’è, come funziona e ambiti applicativi in Italia

Condividi questo articolo20 Lug 2020

Redazione

Occhiali intelligenti, specchi speciali, riviste interattive, parabrezza che ti guidano nel traffico, quadri che prendono vita. Si chiama realtà aumentata (augmented reality) ed è una tecnologia che sfrutta i display dei dispositivi mobile, dei wearable device, dei vetri dei veicoli e delle vetrine interattive per aggiungere informazioni a ciò che vediamo. Gli orizzonti applicativi sono pressochè infiniti: dall’automotive al manufacturing allo smart packaging alle operations.

Cos’è la realtà aumentata (AR, augmented reality): una definizione

cos'è la realtà aumentata

Che cos’è la realtà aumentata o Augmented Reality (AR)? A che cosa serve? La risposta più semplice è spiegare come funziona. Immaginate di inquadrare con un tablet o uno smartphone un oggetto qualunque, potendo visualizzare sul display qualsiasi tipo di informazione aggiuntiva: testi, immagini, filmati dal vero o in animazione.

Un principio della realtà aumentata, infatti, è quello dell’overlay. Un esempio? La fotocamera legge l’oggetto nell’inquadratura, il sistema lo riconosce e attiva un nuovo livello di comunicazione che si va a sovrapporre e a integrare perfettamente alla realtà, potenziando la quantità di dati di dettaglio in relazione a quell’oggetto.

La realtà aumentata esordisce nell’entertaiment ma, in realtà, il focus è un infotainment che coniuga la quantità e la qualità delle informazioni da utilizzare in un contesto di utilizzo preciso con la facilità interattiva di una qualsiasi superficie capacitiva associata all’uso di una fotocamera e un sistema di gestione dedicato. Si sta molto diffondendo anche in ambito industriale, nelle supply chain e nelle operations. Ecco di seguito qualche esempio che aiuta a capire contesti e orizzonti dello sviluppo.

Come funziona la realtà aumentata, o smart reality

realtà aumentata funzionamento

Oggi l’AR può sembrare il passo successivo alla smart mobility e alllo smart working. Di fatto l’augmented reality è una forma di visual content management 2.0 che consente ad aziende e organizzazioni di aggiungere nuovi livelli informativi, in tempo reale e ad alto tasso di interazione usando device mobili di qualsiasi tipo, tecnologie indossabili incluse.

Le prime sperimentazioni è vero che sono nate nell’entertaiment, sfruttando quell’effetto wow capace di catturare l’attenzione attraverso la sorpresa e la magia virtuale. Precursori dello sviluppo alcune società come Metaio (acquistata da Apple) e Blippar.

Esempi di realtà aumentata: ambiti applicativi in Italia

esempi realtà aumentata

Tra i brand del retail che sono stati dei precursori a utilizzare l’Augmented Reality Lego, Tesco e Ikea. I prodromi addirittura molto prima della diffusione di smartphone e tablet: cinque anni fa, infatti, venivano utilizzate installazioni interattive o i pc domestici dotati di fotocamera.

  • Ad esempio, per evitare che i clienti più curiosi aprissero le confezioni e per far capire meglio l’utilizzo del gioco contenuto, Lego usa la realtà aumentata come forma di smart packaging: in un corner dedicato, inquadrando una confezione dal monitor si può vedere partire una sorta di trailer con i personaggi in animazione coinvolti in una gag.
  • Tesco, invece, aveva iniziato a utilizzare la realtà aumentata su un flyer di promozioni. Da casa l’utente al pc poteva così inquadrare il marker che corrispondeva all’oggetto e questo gli compariva tra le mani. Visualizzare un televisore in 3D come se fosse davvero in negozio davanti all’oggetto reale era un modo per aggiungere alla digital experience una serie di infomazioni aggiuntive importanti (volume del dispositivo e quindi il suo ingombro, le tipologie di ingressi per gli accessori e via dicendo).

A ruota lo smart packaging di snack e bevande: inquadrando con lo smartphone la confezione il cliente in attesa alla cassa poteva giocare in Ar attraverso una gamification diversificata a seconda della gag. Heinz consentiva di visualizzare ricette da sfogliare utilizzando la nota salsa, Starbuck’s a Natale abilitava sulle sue note cup delle piccole clip a tema con renne, babbi natali e pupazzi di neve in animazione.

Secondo Gartner, AR e VR potranno rivoluzionare la Customer Experience permettendo ai clienti di visualizzare i prodotti in contesti “reali” e di ricevere offerte personalizzate.

Realtà aumentata e nuovi orizzonti applicativi: per il settore industriale

Come visto, realtà aumentata significa sfruttare i display dei dispositivi mobile e dei wearable device per fruire di informazioni aggiuntive sovrapposte alla realtà che vediamo. Basta una fotocamera: l’ambiente reale, visualizzato sul display, si arricchisce di testi e altri contenuti animati, perfettamente integrati al contesto con formule di ingaggio estremamente semplici e funzionali.

In ambito industriale, nello specifico, lo scenario tecnologico della realtà aumentata abilita ampi e numerosi orizzonti applicativi: ad esempio inquadrando una stampante è possibile spiegare come sostituire la cartuccia attraverso una simulazione animata o, ancora, è possibile presentare un macchinario industriale dettagliando le spiegazioni e i manuali di istruzioni grazie al supporto di contenuti che in tempo reale, compaiono sullo schermo mostrando sia l’esterno sia l’interno di ogni componente, video che spiegano il funzionamento di ingranaggi e sistemi, la dinamica dei processi e delle specificità.

Un esempio è la utility Hera, che la utilizza per la manutenzione degli impianti.

Con le soluzioni di Realtà Aumentata, le aziende del settore manifatturiero possono ridurre i tempi di fermo macchina non pianificati, comprimendo i costi di esercizio e di manutenzione che hanno un notevole impatto sul ritorno dell’investimento, perchè a essi va sommata la mancata produzione. Infatti, i fermo macchina non pianificati possono essere causati da diversi fattori, come i guasti all’hardware, la mancanza di un operatore o anche l’assegna di una corretta diagnostica dei guasti.

Il 98% delle aziende si aspetta di aumentare l’efficienza con tecnologie digitali come il Manufacturing Execution System (MES) integrato, la manutenzione predittiva o soluzioni di realtà aumentata, secondo la ricerca Digital Factories 2020 Shaping the future of manufacturing, PWC.

La Realtà aumentata al servizio di Industria 4.0

La diffusione della realtà aumentata in ambito industriale è strettamente correlata all’affermazione del paradigma di Industria 4.0. Quest’ultimo, come noto, prevede la digitalizzazione e la connessione di tutti i macchinari presenti negli stabilimenti produttivi, così da ottimizzare i costi e accorciare il time to market, in modo da consentire alle imprese industriali di affrontare al meglio la competizione globale. Nelle moderne smart Factory la continuità dei tempi di attività riveste un ruolo fondamentale, ma deve andare di pari passo con la qualità dei prodotti e delle stesse operations. In questo particolare frangente la realtà aumentata può giocare un ruolo chiave nell’innovazione del settore secondario, abilitando una migliore formazione del personale, un controllo di qualità più efficace e una modalità di progettazione radicalmente innovativa. Ad esempio, le diverse soluzioni di AR e VR possono svolgere un importante ruolo in fase di pre produzione, consentendo di ridurre il tempo di sviluppo di un nuovo prodotto e i relativi costi. La possibilità di lavorare su una rappresentazione virtuale o aumentata del prodotto stesso, infatti, può migliorare la comunicazione e condivisione delle informazioni all’interno del team di lavoro, evitando la produzione troppo anticipata di un vero e proprio prototipo. L’ambito più conosciuto al grande pubblico relativamente all’impiego delle tecnologie AR nell’industria è però proprio quello relativo all’assemblaggio e produzione: tecnologie come gli smart glasses, che hanno il privilegio di lasciare le mani libere agli operatori, possono garantire un efficace supporto nello svolgimento delle attività, in particolare in quelle più complesse, suggerendo passo dopo passo le azioni giuste da intraprendere.

Come fare formazione e teleassistenza con la realtà aumentata

esempio di realtà aumentata nella vita reale

Come visto fin qui, l’industria ha iniziato a usare la realtà aumentata e per motivi diversi. Fra questi, spiccano assistenza e formazione. Nel settore automobilistico, ad esempio, alcuni brand usano questa tecnologia sia per la teleassistenza che per le attività di presentazione negli show room dei nuovi modelli. Nelle officine meccaniche il controllo delle parti del motore o dell’impianto elettrico per tutte le attività di monitoraggio e manutenzione può essere risolto grazie all’Augmented Reality che offre informazioni dettagliate in overlay rispetto a ogni singola parte su cui si devono effettuare controlli o interventi.

Queste informazioni possono essere fisse e apparire come cartelli pop up a fianco delle componenti di cui si necessita ulteriore spiegazione, oppure come videotutorial che, attraverso un filmato in overlay, mostra un tecnico che esegue in modo corretto le procedure di intervento sul macchinario.

Lo stesso vale per le attività di manutenzione ad impianti come caldaie, sistemi idraulici, sistemi elettrici o a gas e via dicendo. A supporto della workforce automation un tablet o uno smartphone aiuta i tecnici nel loro lavoro, spiegando al personale nuovo le corrette procedure o aiutando come un help desk virtuale l’operatore in caso di anomalie molto particolari e al di fuori dei lavori di routine.

Assistenza da remoto ai tempi del Coronavirus

La realtà aumentata ha trovato nuovi ambiti applicativi nell’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus, perchè ben si adatta all’esigenza di distanziamento fisico.Un esempio è Würth, leader mondiale nella distribuzione di prodotti e sistemi per il fissaggio e il montaggio, che in collaborazione con Hevolus Innovation e Microsoft Italia ha introdotto HoloMaintenance Link, una piattaforma che consente agli artigiani di gestire in modo interattivo e risolvere da remoto le richieste di consulenza, assistenza e manutenzione, Il funzionamento è semplice: cliccando su un link ricevuto via SMS, mail o chat, il cliente può ricevere rapidamente assistenza dal proprio artigiano di fiducia, avviando una videochiamata con computer o con qualsiasi dispositivo mobile.

Attraverso la fotocamera del proprio device il cliente mostra al tecnico il macchinario che può così individuare la causa del guasto o del malfunzionamento e da remoto guidare il suo cliente nell’esecuzione delle operazioni necessarie. Al termine dell’assistenza il sistema genera automaticamente un ticket con lo storico  della chiamata, comprese le operazioni svolte in realtà aumentata e mista.

La piattaforma può essere utilizzata anche indossando il visore olografico Microsoft HoloLens 2, consentendo di svolgere l’assistenza remota in ambiti complessi con l’ausilio della mixed reality. Indossando il visore, l’artigiano potrà ad esempio visualizzare nella realtà fisica, da ogni punto di vista e in qualsiasi scala, i gemelli digitali 3D delle componenti impiantistiche e interagire con essi.

Dove trovare la realtà aumentata nell’era delle smart city

realtà aumentata museo naturaLa realtà aumentata può essere utilizzata anche dalle realtà museali e dalle pubbliche amministrazioni per comunicare con i cittadini informazioni importanti. Come strumento efficace e tecnologico di realtà virtuale, con la AR infatti, è possibile coniugare ingaggio e divertimento attraverso nuovi percorsi emozionali.

Idealmente parlando, la tecnologia si inserisce nel percorso della Internet of Things, aiutando le smart city a comunicare con i cittadini attraverso una serie di oggetti che diventano parlanti.

Il principio è quello di creare una serie di touch point che fungano da innesco per attivare la situazione in realtà aumentata. Sarà così possibile visitare una città sapendo cosa si sta guardando e perchè, cercare un ufficio pubblico o un laboratorio all’interno di uno stabile complesso come un’ospedale o l’anagrafe, capire come compilare un modulo senza sbagliare i campi.

In un museo il viaggio del visitatore, attraverso l’uso di uno smartphone o di un tablet o, semplicemente, attraverso una soluzione di digital signage, diventa un’esperienza immersiva che trasforma esposizioni statiche in panorami immaginifici. L’utente si vede introdotto in uno scenario di contesto in cui, ad esempio, gli animali si materializzano in 3D con tutta la loro vitalità, interagendo attraverso gag tematiche.

A usarla in ambienti pubblici fu, già qualche anno fa, il National Geographic’s: stazioni e mall commerciali diventavano teatro di uno show intrigante, con dinosauri che camminavano in mezzo alle persone, orsi polari con i cuccioli che passeggiavano mansueti tra le gambe della gente.

Come la realtà aumentata sta trasformando la nostra vita

La realtà aumentata sta trasformando la nostra vita di tutti i giorni. La multicanalità attraverso l’uso della realtà aumentata trova così un percorso di sviluppo interessante e ad alto valore aggiunto perchè la qualità e la quantità di dati progettati a supporto dell’interazione, arricchiscono l’experience calandola in un contesto ideale: quando serve e a chi serve davvero.

Qualche anno fa HP aveva usato la realtà aumentata per spiegare come inserire le cartucce d’inchiostro nelle stampanti: da telefonino o da tablet, inquadrando la stampante e la cartuccia, iniziava un’animazione che, passo dopo passo, spiegava quale sportellino aprire, come rimuovere la cartuccia esausta, come togliere la protezione alla cartuccia nuova e come andare a inserirla nel vano con la manovra corretta.

Sempre qualche anno fa, Intel aveva fatto un lancio di prodotto usando la realtà aumentata per la presentazione ufficiale. Sul palco il dimostratore teneva in mano un portatile e dietro, dal megaschermo alle sue spalle, il pubblico poteva vedere le informazioni che, in animazione 3D, spiegavano le funzionalità del processore all’interno di questo computer mostrando anche il lato nascosto del sistema.

La questione fondamentale, infatti, non sono tante le dimensioni in scala dei display (megaschermo, tablet, installazione, smartphone) a fare la differenza, quanto lo sviluppo di un progetto di comunicazione integrato che, sfruttando la realtà aumentata, potenzia la comunicazione riuscendo a semplificare e a rendere più completa e ingaggiante l’interazione, innalzando il livello di attenzione.

Oggi le tecnologie sono molto evolute. Esistono addirittura soluzioni che, sullo stile di Power Point, consentono di personalizzare dei template e, tramite funzionalità drug and drop, di implementare i contributi informativi rispetto all’oggetto che si vuole raccontare in AR. Così la realtà aumentata diventa davvero a portata di mano, ma anche a portata di azienda…

Fonte: DIGITAL 4

Integrazione Smart Glasses con Microscopio Digitale 3D HIROX

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