News dall’Universo 09 01 2022
l’inizio degli anni Ottanta Robert Kirshner lavorava a una mappatura 3D dell’universo quando un giorno di fronte a lui si palesò qualcosa di veramente strano, che nessuno aveva mai notato fino a quel momento. All’inizio fu chiamato “Il Grande Nulla” e più tardi acquisì il nome ufficiale di Vuoto del Bootes.
Si tratta di una regione quasi sferica dell’universo, larga 330 milioni di anni luce, completamente vuota. Sappiamo che le galassie sono disposte come una ragnatela gigante. La maggior parte delle galassie nel nostro Universo si trova in lunghe strutture, note come filamenti, che si snodano nel cosmo. Quando questi si incontrano, creano regioni con un’alta concentrazione di galassie, note come ammassi. Tra questi fili, tuttavia, ci sono enormi vuoti vuoti con quasi nessuna galassia. I vuoti costituiscono circa l’80% dell’Universo osservabile e la maggior parte ha un diametro compreso tra 30 e 300 milioni di anni luce. Bootes è uno dei più grandi, infatti è stato definito anche come “supervuoto”.
Per darvi un’idea delle sue dimensioni è stato detto che se la Via Lattea si fosse trovata al suo centro per migliaia di anni non avremmo mai visto nessun’altra galassia. Praticamente fino agli anni Sessanta, con telescopi molto potenti. Probabilmente la storia umana sarebbe cambiata in qualche modo.
Oggi le teorie sul perché esista questa regione sono molte, una delle più accreditate ipotizza che non sia altro che un insieme di vuoti più piccoli che si fondo insieme.
fonte:
www.msn.com/it-it/money/storie-principali/c-è-un-pezzo-di-universo-totalmente-vuoto/ar-AASAxrA?ocid=msedgntp