giovedì, Novembre 21, 2024
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Centri di competenza ad alta specializzazione

Cosa sono 

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Supportiamo le aziende nei processi di innovazione tecnologica Favoriamo l’adozione delle tecnologie abilitanti Industria 4.0 Facilitiamo lo scambio di “best practices” ed il Trasferimento Tecnologico
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Quali sono gli 8 competence center in Italia per sviluppare l’industria 4.0

In prima linea il progetto Manufacturing 4.0 del Politecnico di Torino e dell’università di Torino assieme a ventiquattro aziende private. Finanziato con 10,5 milioni di euro dal Mise, svilupperà progetti innovativi servendosi di tecnologie additive per i settori automotive, energia e aerospazio.

L’Alma Mater di Bologna guida il Progetto Bi-Rex con un consorzio di 57 soggetti tra cui atenei quali Modena-Reggio Emilia, Ferrara, Parma. 9,2 milioni di euro è il finanziamento del ministero dello Sviluppo economico al quale si aggiungono 15 milioni di euro di partner privati.

Artes 4.0 è il progetto della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa con tredici tra università e centri di ricerca e ben 146 imprese.

Il progetto Smact, focalizzato sulle tecnologie digitali, è l’iniziativa dell’Università di Padova e vede anche la partecipazione di Verona, Venezia Cà Foscari e la Iuav, Trento, Udine, la Sissa di Trieste, la Libera Università di Bolzano, la Fondazione Bruno Kessler di Trento e l’Istituto nazionale di Fisica nucleare locale. Hanno ottenuto dal ministero dello Sviluppo economico un finanziamento pari a 7 milioni di euro.

La Sapienza di Roma scende in campo con Cyber 4.0, il competence center destinato a sviluppare progetti dedicata alla cyber security. Sono più di 37 i soggetti coinvolti tra cui Inail, Cnr e l’Università dell’Aquila.

Il Cnr è anche il capofila del competence center dedicato alle infrastrutture 4.0 che prende nome Start 4.0, dedicato a settori come quello idrico, produttivo, trasporti e porto. Coinvolte la Regione Liguria e alcune realtà del territorio genovese e non solo.

Meditech, invece, è il titolo del progetto di competence center delle Regioni Campania e Puglia. A guidarlo saranno l’Università Federico II di Napoli e il Politecnico di Bari, assieme all’università di Salerno, università della Campania Luigi Vanvitelli, università del Sannio, università di Napoli Parthenope, università di Bari Aldo Moro. Ad affiancarle 150 partner di cui molte imprese.

Shared Labs è un Centro di competenza internazionale, autofinanziato, composto da 6 Università, 3 Centri di Ricerca molte imprese produttrici di strumenti scientifici per l’industria, elettromedicali e piattaforme web per telemedicina

+ Info: m.brecciaroli@simitecno.it

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