NEWS DAL MONDO – 19 gennaio 2022
L’eruzione avvenuta al largo di Tonga sabato scorso sarebbe “500 volte più potente della bomba atomica sganciata su Hiroshima” secondo gli scienziati della Nasa e potrebbe trattarsi dell’esplosione più rumorosa avvenuta sulla terra dal 1883, quando esplose il vulcano Krakatoa in Indonesia. James Garvin, scienziato capo presso il Goddard Space Flight Center della Nasa, ha spiegato alla radio Npr che “il numero a cui siamo arrivati è attorno ai 10 megaton – 10 milioni di tonnellate – di equivalente in tritolo”.
La situazione nell’isola del Pacifico, dove le comunicazioni con il resto del mondo si sono interrotte e dove manca acqua potabile, mentre l’aria rischia di essere irrespirabile per colpa della cenere, preoccupa la comunità internazionale. Papa Francesco, al termine dell’udienza generale ha ricordato “le popolazioni dell’isola di Tonga, colpite nei giorni scorsi”. “Sono spiritualmente vicino a tutte le persone provate”, ha detto il Papa, “implorando a Dio sollievo nella loro sofferenza. Invito tutti ad unirsi a me nella preghiera per questi fratelli e sorelle”.
Ci vorrà, infatti, almeno un mese per riparare il cavo sottomarino che permette le comunicazioni tra l’arcipelago e il resto del mondo, mentre le vittime accertate continuano ad essere tre. Oltre alla mancanza d’acqua e alla qualità dell’aria scarseggia anche il carburante. Si teme anche l’insorgere di malattie legate all’acqua, dato che le ondate di marea hanno causato l’inondazione di 2-3 isolati nell’entroterra
L’eruzione vulcanica di sabato scorso, che ha innescato uno tsunami con onde alte fino a 15 metri in mare aperto, è la più potente degli ultimi 30 anni. Lo scenario che si sta delineando è quasi apocalittico, con la cenere che continua a ricoprire spiagge, infrastrutture e abitazioni, mentre due isole minori sono state praticamente distrutte con pochissime case rimaste in piedi. Proprio la cenere ostacola l’arrivo dei soccorsi e degli aiuti internazionali perché la pista dell’aeroporto Fuaamotu resta impraticabile. I mezzi della Marina neozelandese sono attesi entro la fine della settimana.
Il movimento d’acqua causato dall’eruzione è stato avvertito fino in Alaska. Tante le incognite in questa fase: dall’allarme per una
possibile contaminazione delle falde acquifere e delle riserve alimentari al cavo sottomarino danneggiato che ha di fatto
isolato l’arcipelago dal resto del mondo.
A preoccupare è anche il fatto che, insieme ai soccorsi, nell’arcipelago potrebbe arrivare anche il Covid, che, finora, ha risparmiato queste isole. “Tonga è un Paese zero Covid ed ha protocolli molto rigidi a riguardo”, ha detto il portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), Jens Laerke. “Una delle prime regole dell’azione umanitaria è di non nuocerè e vogliamo essere assolutamente sicuri che vengano seguiti tutti i protocolli necessari per l’ingresso nel Paese”, ha aggiunto.
Tonga è stato uno dei pochi Paesi al mondo ad aver avuto un solo caso di coronavirus: un viaggiatore neozelandese risultato positivo mentre era in quarantena. Da qui, i colloqui avuti finora dalle associazioni umanitarie con le autorità di Canberra e Wellington sull’imposizione di rigidi protocolli sanitari per gli operatori umanitari chiamati a operare.
fonte:
www.msn.com/it-it/notizie/mondo/la-nasa-l-eruzione-500-volte-più-potente-della-bomba-atomica-su-hiroshima/ar-AASVTtc?ocid=msedgntp