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La storia dei satelliti Tethered. Un’idea italiana innovativa e un po’ folle finita nel dimenticatoio

SPACE NEWS – Aprile 2022

Nella storia dell’esplorazione spaziale ci sono state numerosissime idee ingegneristiche che sono nate sulla sottile linea che separa l’innovazione dalla fantascienza. Anzi, ne nascono di nuove ogni giorno. Poche di queste, tuttavia, si possono dire tentate, ancora meno realizzate, e forse solo una si può definire inventata in Italia e dallo sviluppo italo-americano.

Il secondo articolo dedicato a questi satelliti, con maggiori dettagli sulla fisica attraverso cui funzionano, si trova cliccando qui: Come funziona un satellite thetered? Tecnologia e prospettive future.

Il “Satellite al guinzaglio” o “satellite a filo”, in inglese Tethered Satellite, ipotizzato per la prima volta nel 1972, è ancora oggi una tecnologia estremamente innovativa, non esplorata a dovere nonostante la sua effettiva realizzazione tra gli anni Ottanta e Novanta. Questa tecnologia è lontana dai normali satelliti che siamo abituati a vedere rappresentati e fotografati. Si tratta di un satellite costituito da due masse, una notevolmente più grande dell’altra e collegate solo da un cavo metallico di lunghezza prevista tra i 20 e gli addirittura 100 chilometri. Nello sviluppo attuato venticinque anni fa, la massa più grande era niente meno che lo Shuttle.

Le possibilità di ricerca scientifica con questa configurazione sono ancora ad oggi notevoli e in passato erano straordinarie. Non era cosa da poco, negli anni ’70, poter disporre di un satellite in grado di raccogliere dati contemporaneamente in zone con diversa intensità di campo magnetico e gravitazionale, in zone dell’ambiente spaziale ancora per la maggior parte ignote.

Oltretutto, il satellite poteva essere “calato” in zone particolari dell’alta atmosfera, come le fasce di Van Allen, a partire da un’orbita più facile da raggiungere e più sicura. A spingere la ricerca fu anche la possibilità di sviluppare la cosiddetta “propulsione a cavo”: un modo economico e green per deorbitare satelliti, metterli in orbita o spostarli tra le orbite. Facciamo ora un passo indietro, approfondendo nel dettaglio la storia e la nascita di questi satelliti.

fonte:

www.astrospace.it/2022/03/31/la-storia-dei-satelliti-tethered-unidea-italiana-innovativa-e-un-po-folle-finita-nel-dimenticatoio/

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