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Come nascono le galassie? Sappiamo che le galassie più grandi si sono formate dopo che tante piccole si sono scontrate e unite a vicenda. Ma questo a quanto pare accade anche per quelle piccole come ad esempio la Grande Nube di Magellano che orbita intorno alla Via Lattea.
Ultimamente un team di astronomi ha esaminato 11 ammassi globulari molto vecchi nella Grande Nube. L’idea è che se si fosse fusa con un’altra galassia molto tempo fa, qualsiasi ammasso che l’altra galassia aveva potrebbe essere sopravvissuto fino ad oggi. Se quell’altra galassia si fosse formata in condizioni diverse, le stelle allora sarebbero chimicamente diverse dalle stelle native nella Nube; in altre parole il rapporto degli elementi in essi sarebbe diverso.
Esaminando gli 11 spettri luminosi hanno scoperto che 10 di loro erano abbastanza simili tra loro, ma uno, chiamato NGC 2005, si distingueva chimicamente. È un ammasso abbastanza grande, circa 250.000 masse solari, e si trova vicino al centro della Grande Nube. Ciò significa che è molto probabile che si sia formato in modo diverso, in una galassia diversa.
Questa non è una prova conclusiva ma ci lascia immaginare che la proto-Nube di Magellano si è scontrata e si è fusa con una galassia sferoidale nana. La maggior parte delle stelle in essa contenute sono state incluse nella nube, ma la gravità di NGC 2005 è stata in grado di tenere insieme l’ammasso per tutti questi eoni, rendendola indigeribile, quindi sopravvivendo fino ad oggi.
fonte:
www.msn.com/it-it/notizie/tecnologiaescienza/le-galassie-si-mangiano-a-vicenda/ar-AASeLNe?ocid=msedgntp