giovedì, Novembre 7, 2024
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La TELEMEDICINA nel settore dei trasporti

Soluzioni che salvano la vita – Aprile 2022

Il mondo oggi è di fatto una entità globalizzata in ogni settore umano, sociale, politico e commerciale.

Questo ha fatto si, insieme al pressoché dominante e prevalente uso del web (si pensi ad esempio all’e-commerce), che il trasporto di persone e merci svolga un ruolo cardine.

Banale ricordare che quest’ultimo si declina in:

  • Trasporto aereo
  • Trasporto su nave
  • Trasporto su gomma
  • Trasporto ferroviario.

Che possono essere privati e pubblici, specifici per persone e merci (come già sopra indicato) o ibridi (si pensi ad esempio ad un areo che trasporta sia persone che merci. Alitalia fino all’inizio degli anni 2000 aveva un velivolo MD11 in configurazione COMBI, ovvero persone/merci).

Prima di addentrarci nel dettaglio di ciascun tipo di trasporto e suoi risvolti/implicazioni in ambito di telemedicina, e’ necessario fare ancora alcune considerazioni di carattere generali.

Un generico sistema di trasporto è ‘’caratterizzato’’ dai seguenti punti:

  • Tragitto (può andare da un semplice percorso all’interno di un abitato fino ad un viaggio intercontinentale)
  • Tempi di percorrenza (ritardi di natura qualsiasi possono creare blocchi, congestioni di tutta la Rete relativa a quella trasporto specifico e ad altre ad esso collegate – il ritardo di un treno può far perdere la coincidenza con un volo)
  • Sicurezza ed affidabilità (danni a persone e cose, fino alla perdita di entrambi. Da cui tutti gli aspetti legali, assicurativi e di risarcimento)
  • Perdite economiche e di immagini per un trasporto non efficiente e/o con problemi di cui sopra quelli evidenziati.

Ovviamente tutta la popolazione mondiale (a meno di una piccola percentuale, vedasi aree sottosviluppate e depresse) si sposta con tutti i mezzi di trasporto, e stime dell’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite indicano in un miliardo di persone l’anno quelle che si muovono sul pianeta per soli scopi turistici.

Ovviamente, si presuppone che il mezzo di trasporto sia sicuro ed efficiente e quindi non causi la già citata perdita di persone e cose.

Ma, nel mondo ogni giorno (fonte www.evercomsrl.net) muoiono per problemi di salute circa 150 mila persone. La figura di cui sotto ne mostra le cause. Una frazione non trascurabile dei decessi (trascurando i decessi per incidente) avviene nel corso di uno spostamento con un mezzo di trasporto.

Naturalmente, ma non di interesse in questa sede, il discorso andrebbe esteso anche alle perdite delle merci.

È necessario, all’interno del contesto sopra descritto, realizzare un sistema di monitoring (e relativo intervento) dello stato di salute reale di una persona che presenta un malessere nel corso di un viaggio (di lavoro, di piacere, di studio che sia).

Va ricordato che un mezzo di trasporto può essere molto lontano da un centro di soccorso (una nave in mezzo all’oceano, un volo intercontinentale, etc.), e quindi non essere in grado di portare una persona con problemi fisici (emersi nel corso del viaggio stesso) al più vicino centro di assistenza.

Un treno ad esempio può farlo ma, a meno degli ovvi aspetti di tutela della salute della persona che costituisce la priorità assoluta, potrebbe creare ritardi (e relative perdite economiche dovuti ai rimborsi ad oggi previsti, intasamenti della linea e quindi degli altri treni in viaggio).

Serve implementare il concetto di: AMBULATORIO MOBILE, ovvero essere in grado di assistere le persone in caso di necessità mediche OVUNQUE ESSE SIANO.

Ovvero, essere in grado di eseguire una diagnostica in situ con strumenti (chiamati KIT di TELEMEDICINA) i quali attraverso un sistema di connessione sono in grado (mediante una automisurazione e/o misurazione assistita facilmente eseguibile da una persona che sta vicino al ‘’potenziale’’ malato) di trasmette attraverso un sistema telematico (cellulare, tablet, etc.) tutti i dati rilavati dal kit ad un operatore specializzato che da remoto è un grado di fare un TELECONSULTO associato a misurazioni diagnostiche atto a valutare IN TERMINI DI PRIMO SCREENING iniziale, il livello di gravità (o meno) dello stato del paziente.

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A seguito della valutazione (ovvero della criticità della situazione in essere) fornire immediate indicazioni delle azioni a seguire (indirizzare immediatamente il mezzo di trasporto al più vicino centro medico, oppure proseguire il viaggio in quanto il paziente non presenta criticità), nonché prime indicazioni di soccorso.

Il KIT di telemedicina può essere ‘’dimensionato’’ in base alle diverse esigenze. Nelle due figure a seguire due esempi di un kit in versione ‘’diagnostic on-site’’ e un kit idoneo ad automisurazioni e invio dei dati ad una piattaforma di consultazione medica.

Va da sé che i parametri in grado di essere rilevati (trasmessi ed elaborati) possono variare da kit a kit e in base al contesto d’uso.

Un KIT di TELEMEDICINA, dialoga con un operatore remoto, pertanto è fondamentale:

  • Disporre di una rete di trasmissione dati efficiente e presente lungo tutto il tragitto
  • Implementazione di un sistema cyber resilient per garantire una trasmissione dei dati che sia corretta, non intercettabile, che rispetti le normative di privacy e, dove necessario (vedasi applicazioni militari), consenta anche di rispettare requisiti di sicurezza (un soldato che in teatro operativo trasmette un pacchetto dati di telemedicina, potrebbe essere geolocalizzato proprio grazie a questa trasmissione, quindi servono anche sistemi di cripto).

Adesso andiamo a fare un focus sui principali sistemi di trasporto.

FERROVIARIO:

solo in Italia ogni giorno (dati ISTAT) viaggiano 900 mila persone in treno (corte, medie, lunghe percorrenze). Un treno può portare centinaia di persone. Nel caso di una persona che si sente male e in assenza di un KIT di TELEMEDICINA a bordo potrebbe essere necessario e causare:

  • Fermare il treno lungo la linea
  • Andare alla più vicina stazione/località con centro medico
  • Uso di eliambulanze
  • Intasamento locale della Rete Ferroviaria con ritardi a catena.

Ad oggi ad esempio, causa ritardi, sono previsti dei rimborsi (nel caso del Frecciarossa un rimborso pari al 25% del prezzo del biglietto per un ritardo di almeno 30 minuti. Se il ritardo arriva a 120 minuti, il rimborso è del 50%).

Ovviamente, a meno dei problemi legati alla salute del paziente che come già detto rappresenta la priorità assoluta, queste situazioni possono portare a impatti economici e di immagine della Compagnia Ferrovia. La presenza di un KIT di TELEMEDICINA a bordo di ogni treno (e relativo addestramento del personale viaggiante) potrebbe minimizzare tali impatti, oltre che garantire un’assistenza efficiente ed efficace al passeggero soggetto a problemi di salute emersi nel corso del viaggio.

AEREO:

ogni giorno (fonte web) ci sono circa 93mila voli di cui 8milla passano sull’Italia.

A livello mondiale, l’International Air Transport Association (IATA) ha annunciato che nel 2017 il numero di passeggeri aerei internazionali ha superato i 4 miliardi, e il trend è in crescita.

Un volo può essere molto rischioso per soggetti portatori di patologie, tra cui:

  • malattie dell’apparato cardiovascolare
  • malattie dell’apparato respiratorio
  • malattie ematologiche
  • malattie psichiatriche e neurologiche.

Il manifestarsi subito dopo il decollo (o poco prima dell’atterraggio) di problemi di salute di un passeggero può essere risolto in tempi brevi (ritorno all’aeroporto di partenza, preparare una squadra di soccorso medico che interviene ad atterraggio appena avvenuto a destinazione), ma negli altri casi (vedasi i voli intercontinentali) potrebbero crearsi situazioni critiche. Anche in questo caso la presenza a bordo aereo di un KIT di TELEMEDICINA, consentirebbe una gestione migliore del problema.

NAVALE:

la sola DSV – GLOBAL TRASPORT AND LOGISTIC trasporta nel mondo ogni anno via mare 2.6 milioni di container. Prendendo questo dato e se ne fa una proiezione a livello globale (comprese le grandi petroliere) il dato diventa esponenziale.

In questa sede il riferimento non va indirizzato verso le navi da crociera (dotate di sistemi medicali), ma al suddetto trasporto merci caratterizzati (come quello aereo) da rotte intercontinentali (in certe fasi del tragitto le unità navali sono lontane in termini di spazio e tempi di intervento, da centri medici di assistenza). Nuovamente appare evidente che la presenza di un KIT di TELEMEDICINA sarebbe certamente risolutivi in caso di emergenze sanitarie.

TRASPORTO SU GOMMA:

nel 2015, 945,6 milioni di tonnellate di merci sono state movimentate nella sola Italia da circa 4 milioni di autocarri (fonte www.overmobility.com).

Il numero dei camionisti in Italia è molto significativo in quando quest’anno la Anita – Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici ha dichiarato la carenza di circa 20mila camionisti rispetto alle dimensioni/esigenze nazionali del trasporto delle merci su gomma (che in Italia storicamente è nettamente superiore a quello su rotaia).

Il lavoro del camionista è pesante ogni anno circa 200 camionisti muoiono per malori in cabina (fino a 15 ore di lavoro continuativo) e incidenti stradali (dovuti anche quest’ultimi principalmente per malori) come evidenziato dall’importante articoli di cui si riporta il link:

www.ilgiorno.it/milano/cronaca/camionisti-turni-1.7367969

Se i dati sopra riportati si proiettano a livello mondiale, diventano emblematici e drammatici.

La dotazione di KIT di TELEMEDICINA fornito ad ogni camionista può essere una soluzione che non sarà in grado ovviamente di portare a zero i preoccupanti dati sopra riportati, ma attraverso la possibilità di fare autodiagnostica da parte del guidatore con un Rete (oltre al classico baracchino) di analisi medica da remoto, può certamente dare una svolta significativa nella riduzione drastica dei non confortanti dati sopra riportati.

CONCLUSIONI:

l’analisi sopra riportata ha evidenziato che il settore dei trasporti a livello sia nazionale che mondiale ha dei numeri impressionati.

Il numero delle persone coinvolte è notevole (si parla di miliardi persone ogni anno), e quelle che nel corso di un viaggio posso presentare problemi fisici in proiezione e altrettanto alto.

È stato evidenziato l’impatto notevole (di natura molteplice) che in un generico viaggio (aereo, nave, treno, etc.) un problema fisico di una persona può comportare (non sono stati trattati in questa sede gli aspetti legali, giuridici, di risarcimento che sono anche essi su numeri non banali).

Centrale è la salute del viaggiatore e altrettanto quella degli operatori (piloti, camionisti, personale di servizio, etc.).

È stato dimostrato come la presenza a bordo di un KIT di TELEMEDICINA, di una adeguata formazione (anche in ambito di autodiagnostica) e di una Rete di Assistenza da remoto rappresenta oggi la carta vincente da implementare.

+ info: https://simitecno.com/home-sanita/

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