nuove frontiere quantistiche
Scoperti i limiti di velocità dei computer quantistici: a determinarli sono alcune caratteristiche insite nei quanti, in particolare la velocità nel ‘dialogare’ tra loro. A identificare i limiti della quantità di dati che possono essere elaborati da questi computer del futuro è stato un gruppo di ricercatori dell’Università di Bonn e dell’Israel Institute of Technology con un esperimento descritto su Science Advances. I computer quantistici promettono di essere potentissimi strumenti con prestazioni enormemente più elevate di quelle dei supercomputer tradizionali – capaci di eseguire in pochi secondi computazioni che richiederebbero altrimenti milioni di anni – eppure, dei limiti esistono anche per i computer quantistici. Il cuore di questi nuovi computer sono i bit quantistici, detti qubit, che sono le unità minime di informazione che analogamente a quanto avviene nei computer tradizionali devono interagire tra loro – in una sorta di dialogo – attraverso dei dispositivi dette porte logiche. Proprio queste porte rappresentano un limite di velocità al funzionamento dei computer quantistici perché “anche nel mondo quantistico le porte non funzionano a velocità infinita”, ha spiegato Andrea Alberti, dell’Università di Bonn. Su questi aspetti si sono focalizzati i ricercatori con un esperimento pensato per verificare due limiti teorici ipotizzati già qualche decina di anni fa ma mai sperimentati nel concreto. E’ stato quindi misurato il comportamento di coppie di quanti ‘gemelli’ all’interno di una sorta di trappola e ripetuto più volte modificando l’energia iniziale dei quanti. I dati hanno confermato quanto ipotizzato da alcuni fisici teorici, in particolare Mandelstam-Tamm e Margolus-Levitin che avevano ipotizzato che il limite di velocità nel mondo quantistico fosse determinato sia dall’incertezza energetica dei quanti che dalla loro energia media.
fonte: (ANSA) – ROMA, 03 GEN