riflessioni, pensieri e momenti di Pietro Musilli
La scienza i suoi limiti
Se rappresentassimo la scienza come una sorta di circonferenza, potremmo talvolta osservare che più il sapere avanza facendo crescere tale circonferenza, più si allargano i confini e gli orizzonti dell’ignoto.
Messaggi di speranza di un’alba nuova
Armoniche leggi della contingenza generano e regolano tutto l’esistente. Coscienza e speranza, alla deriva nell’oceano infinito, cercano nell’amore la zattera del gran Legislatore.
Lassù nel cielo tra nubi dorate volano e poi giacciono i reconditi desideri, quaggiù da noi nelle forme più svariate a tutto si cerca risposta. Da qualche parte fuori dal tempo, risvegliandosi un giorno come pura essenza, si trova risposta al grande Perché.
Perché, invece del nulla, c’è l’esistenza? Perché nell’universo esiste la coscienza? Perché esistiamo?
L’Essenza crea l’esistenza con un libero e grande gesto d’Amore. Il tempo in un istante s’allontana, l’infinito più lontano s’avvicina e un anelito d’amor vi si protende.
Alvei di infelicità lungo il fiume dell’esistenza. La speranza del grande Risveglio: librarsi nel cielo chiaro e correre senza fermare l’amore che ci fa volare nell’Assoluto.
Al primo chiarore del sole mattutino come semplici granelli di sabbia brilliamo. Nel gran deserto della conoscenza, incolti del proprio destino, lacrime di umana sofferenza senza un perché disperdiamo. All’alba di un nuovo giorno, sospinti da un vento spirituale, scorgiamo tra le dune l’eterna Vita germogliare.
Una finalità a noi sconosciuta della sofferenza umana?
Nel vuoto buio e freddo di una notte oscura, senza spazio nè tempo, l’immensa energia del Bene all’improvviso appare: è la prima e più grande effusione d’amore. Il fiume “infinito” del tempo scorre e il grande progetto dell’esistenza si attua. Approdando per un istante alla riva e fermi ad ammirare il grande miracolo della vita scorrere, guardiamo, nel medesimo divino ed eterno Mare, la foce e la sorgente arrivare.
Liberandoci con la spiritualità dal vincolo materiale del fiume dell’esistenza e del suo tempo, possiamo vedere sia alla foce che alla sorgente uno stesso grande Mare di spiritualità, come in un processo circolare senza inizio né fine?
L’unico grande anello del Principio primo e del Fine ultimo getta, “osservando”, il dado della voluta e necessaria imperfezione dell’esistenza materiale. Quest’ultima è disequilibrio, asimmetria, disordine, complessità, dinamicità, disarmonia, particolarità, pluralità, relatività, contingenza e indeterminazione. Tutto ciò è “attratto” dal suo contrario, ossia dalla Perfezione del Principio e del Fine. L’Essenza creatrice divina è Tutto e tutto il suo contrario.
Nella grande illusione del tempo la coscienza vede “l’infinito” universo creato: quest’ultimo può quindi osservarsi e ringraziare la grande Energia creatrice di esistere.
L’universo, dando origine all’intelligenza e alla consapevolezza, può osservarsi assumendo esso stesso la consapevolezza dell’essere e poter ringraziare la somma Energia spirituale del grande gesto d’amore della creazione o, meglio, della semplice scintilla della “successiva autocreazione”.
Nel nulla, dall’immateriale esterno, un movimento inizia a smuovere qualcosa che è immesso. La sfera dell’esistenza si espande e inizia nel tempo a ruotare: la luce e il buio, la vita e la morte. L’Amore, immobile ed eterno nella sfera, al di fuori posa lo sguardo.
Un ordine è posto dall’infinitamente piccolo al grande caos dello spazio-tempo e ad un qualche scopo fa pensare. L’intelligenza e la consapevolezza dell’essere, riflettendo sul Bene dell’esistenza, vivendo nelle onde delle sue leggi e svincolandosi da esse con il pensiero, possono guardare oltre.
Vivendo tra le onde e le particelle della fisica in “equilibrio” instabile, permeate di Essenza divina, tra l’immateriale e il reale in vibrazione?
L’esistenza per amare, il nulla del male e il male del nulla.
La Sorgente semplice e pura dell’esistenza, risplendendo nei nostri cuori con la forma dell’ Amore, ci fa scorgere il grande dono della vita nella certezza che mai ci abbandonerà.
Dalla porta del cuore, uno spiraglio di Luce nuova. Oltre il sentiero dell’esistenza, l’armonia semplice e pura.
La triste solitudine al crepuscolo dell’esistenza e la piccola porta dell’unico vero sentiero. La dolce brezza del quieto grande Mare e viene l’assoluto a dischiudersi nel cuore.
Io non so cos’è ciò che chiamiamo “tempo”, ma forse so perché c’è: per esistere nel libero arbitrio e innalzarci in Alto.