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Tre edifici sepolcrali appartenenti a uno stesso complesso funerario, che sorgeva lungo la Via Latina antica e databile fra il I secolo avanti e il I secolo dopo Cristo: è la scoperta archeologica portata alla luce nel quartiere Appio Latino di Roma, a via Luigi Tosti, nel corso di indagini preventive avvenute sotto la guida della Soprintendenza Speciale di Roma in un cantiere di Acea Ato2 spa e della Società Sita srl per la sostituzione della rete idrica, hanno portato alla luce.
“Una scoperta che getta nuova luce su un contesto importantissimo – secondo Daniela Porro, soprintendente Speciale di Roma -, quella via Latina che da Porta Capena arrivava fino a Capua e il cui tracciato è oggi ancora visibile nei Parchi degli Acquedotti e delle Tombe di via Latina.
a luce su un contesto importantissimo
FOTO– RIPRODUZIONE RISERVATA+CLICCA PER INGRANDIRERedazione ANSAROMA01 gennaio 202216:23NEWS
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(ANSA) – ROMA, 01 GEN – Tre edifici sepolcrali appartenenti a uno stesso complesso funerario, che sorgeva lungo la Via Latina antica e databile fra il I secolo avanti e il I secolo dopo Cristo: è la scoperta archeologica portata alla luce nel quartiere Appio Latino di Roma, a via Luigi Tosti, nel corso di indagini preventive avvenute sotto la guida della Soprintendenza Speciale di Roma in un cantiere di Acea Ato2 spa e della Società Sita srl per la sostituzione della rete idrica, hanno portato alla luce.
“Una scoperta che getta nuova luce su un contesto importantissimo – secondo Daniela Porro, soprintendente Speciale di Roma -, quella via Latina che da Porta Capena arrivava fino a Capua e il cui tracciato è oggi ancora visibile nei Parchi degli Acquedotti e delle Tombe di via Latina.Fibra ultraveloce fino a 10 Giga, Modem 10 Gb, Wi-Fi 6 certificato e Assistenza dedicata.La nuova Fibra TIM diventa MAGNIFICA. Fino a 10 volte più Veloce, Potente, Stabile e Sicura.TIM
Ancora una volta Roma mostra importanti tracce del passato in tutto il suo tessuto urbano”. Parzialmente compromesse da precedenti realizzazioni di sottoservizi, le tre strutture rinvenute mostrano un possente basamento in opera cementizia e si caratterizzano per le pareti che in una sono in blocchi di tufo giallo, nella seconda in opera reticolata, mentre della terza resta un basamento. Uno degli edifici presenta marcati segni di combustione, riconducibili verosimilmente ad un incendio. I ritrovamenti, avvenuti a una profondità di circa mezzo metro rispetto all’attuale piano stradale, hanno portato alla luce un’olla cineraria in ceramica comune (ancora perfettamente integra e contenente anche i resti ossei) e una sepoltura a inumazione in nuda terra di un giovane. Il complesso appare costruito sfruttando il fronte di una cava di pozzolana abbandonata, come indicherebbero le caratteristiche irregolarità dei tagli sul banco di tufo su cui sorge. Dagli strati della cava precedenti le strutture funerarie provengono copiose quantità di intonaci colorati e una interessante testa canina in terracotta. Un tipo di manufatto la cui funzione originale era di gocciolatoio collocato sugli spioventi dei tetti: l’esemplare rinvenuto invece, privo del foro di scolo aveva perso il suo scopo pratico, ed era puramente decorativo.
fonte:
(ANSA) – ROMA, 01 GEN