mercoledì, Dicembre 11, 2024
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Una riflessione per un approccio sistemico in tempo di pandemia da Covid 19

Quale prospettiva si può scegliere vivendo l’esperienza di una pandemia globale che ha travolto il mondo portando paura, divisioni, crisi economiche e morte?
L’umanità, purtroppo, è stata vittima molte volte di epidemie che hanno decimato le popolazioni, basti ricordare la peste di manzoniana memoria, i virus di malattie infettive portate dagli europei che decimarono le popolazioni indigene americane e più recentemente l’influenza spagnola con il suo greve carico di morte. Ogni volta l’umanità, anche se con grande fatica, si è risollevata. Dopo la furiosa bufera della peste nera, ad esempio, la rinascita fu meravigliosa, ebbe inizio il periodo che portò in poco più di un secolo al fiorire del Rinascimento. La pandemia dovuta al nuovo coronavirus, a differenza delle precedenti, ha coinvolto rapidamente tutto il mondo. Infatti, mai nella storia i viaggi, gli scambi e le comunicazioni sono stati così facili e veloci. L’umanità è un sistema sociale interconnesso ed è per questo che, in un periodo così difficile, si rende utile e necessario l’approccio sistemico. La teoria dei sistemi, il cui metodo di analisi fonda le sue origini in un saggio pubblicato nel 1969 dal biologo Ludwig von Bertalanffy, ha ricevuto nell’ultimo decennio un impulso straordinario anche attraverso le ricerche dei fisici Albert L. Barabasi e Mark Buchanan. I loro studi hanno consentito di mettere in luce e formalizzare le leggi universali che determinano l’ auto-organizzazione, la struttura e l’evoluzione di un sistema complesso dinamico.
I sistemi complessi si configurano presentando una geometria a rete, si evolvono nel tempo aggiungendo nodi e connessioni aumentando la loro complessità, si avvalgono di equazioni non lineari e godono della proprietà di invarianza di scala. I principi organizzatori che ne sono alla base guidano, si estrinsecano e si concretizzano nelle forme delle reti sociali, naturali ed artificiali. I componenti del sistema, infatti, si scambiano informazioni attraverso le relazioni ed il risultato delle interazioni darà origine a proprietà emergenti.
In tutti i i sistemi dinamici si manifestano fenomeni di auto-organizzazione e di emergenza. La luce laser, la struttura e la forma delle galassie, i fenomeni meteorologici come gli uragani sono esempi di proprietà emergenti. Anche gli organismi viventi si auto-organizzano spontaneamente costituendo la biosfera e gli ecosistemi oggi così fragili.
Conoscere le modalità e le strategie attraverso cui la natura si esprime, può rivelarsi decisivo per migliorare gli atteggiamenti da tenere in qualsiasi ambito ed ottimizzare i risultati nel contesto sociale, politico, economico ed ecologico.
In quest’ottica, questa terribile pandemia, potrebbe rappresentare l’ “emergenza”, appunto, che il sistema sociale esibisce in conseguenza delle interazioni tra le persone, e il coronavirus potrebbe essere, a sua volta, la risposta di un ecosistema in crisi profonda che sta esplorando nuove strategie di autorganizzazione.
La natura, nella ricerca di nuovi livelli di ordine e di nuove armonie, non fa sconti ed essendo un sistema complesso lontano dall’equilibrio, potrebbe raggiungere ed attraversare punti critici e biforcazioni.
Rispettare l’ambiente, sviluppare un forte senso di responsabilità individuale ed incentivare studi e ricerche all’interno della comunità scientifica, costituiscono le condizioni per instaurare, citando il premio Nobel per la chimica Ilya Prigogine, una “Nuova alleanza”, tra l’umanità e la natura. L’approccio sistemico rappresenta un valido strumento per gestire nel modo migliore le situazioni difficili che, nel corso della storia del pianeta, potrebbero presentarsi. Ogni persona, parte di un sistema sociale dinamico, rappresenta un nodo di una rete complessa connesso da relazioni, da link più o meno numerosi. L’interazione tra i nodi può portare a esiti negativi come false notizie o i contagi, se si tratta della diffusione di un virus, ma, per fortuna, conduce anche verso risultati fecondi di cui fruire. Infatti gli scambi di informazioni e di conoscenze tra gli elementi della rete produrranno l’emergere di nuove categorie di pensiero, di ricadute applicative per migliorare la gestione delle risorse, di soluzioni alle problematiche ambientali, potenziando e favorendo il percorso verso un’ecologia profonda.
Una delle risposte da dare alla domanda posta all’ inizio di questa riflessione potrebbe consistere nell’accogliere e fare propria la prospettiva sistemica acquisendo la consapevolezza di far parte di un sistema complesso, non lineare, aperto dove non esistono elementi isolati ed in cui ogni persona è interconnessa con le altre e con i molteplici sistemi dinamici di cui l’ambiente è costituito.
Lo spostamento concettuale dagli oggetti alle relazioni che scaturisce da tale visione contribuirà a considerare ogni cosa, vivente e non vivente, una parte importante e non banale del mondo ed a gestire in modo responsabile i propri comportamenti. Durante il corso di una pandemia anche un piccolo errore nella gestione dei contatti sociali, una insignificante disattenzione, potrebbe produrre una catastrofe più vasta. Questo processo rappresenta una peculiarità dei sistemi instabili e viene definito come la “dipendenza sensibile dalle condizioni iniziali”: piccole variazioni in ingresso al sistema producono grandi variazioni nel suo comportamento a lungo termine. L’iconica frase, simbolo della teoria del caos, del matematico e meteorologo Edward Lorenz è emblematica: ”Il battito d’ali di una farfalla in Brasile può provocare una tromba d’aria nel Texas”. Questo stesso effetto, però, può essere ottenuto anche per raggiungere risultati positivi e far progredire il sistema verso una nuova e più progredita organizzazione: un piccolo gesto d’amore, di gentilezza, di rispetto può migliorare o perfino trasformare il mondo.
In tempo di pandemia, la prospettiva sistemica potrebbe rappresentare un mezzo efficace per affrontarne le difficoltà. Lo svelare e l’approfondire il comportamento dei sistemi complessi e della loro evoluzione porta, infatti, a ricerche interdisciplinari orientate alla realizzazione di scoperte e di nuove tecnologie anche in ambito medico e sanitario attraverso scambi di risultati sperimentali e di competenze.
Adottare comportamenti volti ad una buona ed attenta gestione dei rapporti interpersonali, riuscire a percepire le profonde relazioni che ci legano alla natura di cui siamo parte, rappresenta una delle condizioni indispensabili per tentare di salvare vite umane, contribuire alla limitazione dei contagi e rispettare il pianeta che ci ospita. Esiste uno stretto rapporto di interdipendenza con il sistema tutto; comprendere ed avvalersi dei processi sottesi a questa trama invisibile è essenziale per poter affrontare e vincere le sfide che ci aspettano.

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