sabato, Dicembre 21, 2024
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le malattie dimenticate al tempo del Covid

Il Covid esiste ma esistono anche le altre malattie. Ci sentiamo dimenticati”‘

Il dolore di una paziente oncologica: “Ho detto no alla visita telefonica e mi sono presentata in ospedale con i miei esami, ma tante altre donne, malate come me, sono a casa, dimenticate”

Operata di tumore al seno nel 2018 in ospedale torinese, fino allo scorso marzo ogni sei mesi come da protocollo si è sottoposta regolarmente alle visite di controllo in presenza. Poi arriva il Covid e il primo lockdown. E con l’emergenza sanitaria anche le visite di controllo diventano telefoniche. La prima, Maria Grazia Tesse l’accetta di buon grado, consapevole delle difficoltà causate dall’emergenza sanitaria in corso. Lo scorso 3 febbraio, però, ancora una volta chiamata per una visita di controllo telefonica, dice di no, e si presenta in ospedale di persona.

Il Covid esiste ma esistono anche le altre malattie″⁣, dice a chi l’accusa di essere incosciente per essersi presentata di persona in ospedale, ″⁣ci sono i malati oncologici, quelli affetti da patologie autoimmuni gravi, da malattie neurodegenerative, non possiamo essere trascurati perché c’è il Covid, vogliano persone di riferimento a cui rivolgerci e con cui confrontarci″⁣. ″⁣Dimenticati, così ci sentiamo″⁣, sottolinea all’Adnkronos mentre racconta la sua storia, ″⁣ma non è colpa nostra se siamo in tante ad essere malate, la colpa semmai è delle strutture che hanno pochi posti o che continuano a rimanere chiuse – prosegue – e io sono una persona che reagisce, ho detto no alla visita telefonica e mi sono presentata in ospedale con i miei esami, ma tante altre donne, malate come me, hanno avuto solo visite telefoniche.

fonte: HUFFPOST

Covid, Liguori: “al Gervasutta troppi malati dimenticati”

“Ci sono oltre 50 persone, tra malati di Parkinson, di Sclerosi Multipla, persone colpite da ictus e gravi cerebrolesioni acquisite che aspettano la riabilitazione neurologica al Gervasutta: questo si è dimenticato di dirci l’assessore Riccardi”.

Così, in una nota, la consigliera regionale dei Cittadini, Simona Liguori, in merito alla risposta della Giunta all’interrogazione presentata sul tema delle visite di riabilitazione neurologica presso il presidio ospedaliero udinese.

“E’ il momento che si dia una risposta ai malati indicando quando verrà riattivata l’agenda che raccoglie queste prestazioni e quindi quando sarà accessibile l’ambulatorio dedicato alla riabilitazione neurologica: l’alternativa, infatti, è costringere le persone a rivolgersi a strutture fuori regione, con tutto quello che ne consegue. Non possiamo lasciare i malati in attesa nel nome del Covid”, conclude Liguori.

Fonte: nordest24.it

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