un settore fondamentale nello Spazio….e non solo
La Medicina Aerospaziale ha, tra i suoi fini, anche quello di studiare e prevenire l’ipossia, il disorientamento spaziale, gli effetti usuranti e destabilizzanti delle accelerazioni a livello fisico e mentale di un pilota di aeroplano su velivoli altamente performanti come quelli attuali, che raggiungono elevati carichi di G e di velocità, intendendo per “carichi di G” una forza di gravità molto più grande di quella abituale sulla terra, addirittura 7-8 volte maggiore in determinate manovre di volo, ma anche di comprendere il problema opposto cioè quello che l’assenza di gravità provoca sull’uomo.
L’analisi di tale problema permette di studiare i sistemi per preparare al meglio le condizioni fisiche dell’astronauta prima e durante la missione stessa, di supportarlo poi a livello medico nella delicata fase di rientro sulla terra, quando i parametri di gravità e gli equilibri del fisico umano si ribaltano nuovamente. Quindi un’assistenza sanitaria specialistica completa, mirata alla stabilizzazione della salute dei piloti, degli equipaggi e dei cosmonauti, al mantenimento di un alto livello di efficienza e di esecuzione durante la missione, alla intensa riabilitazione medica ed al ripristino ottimale delle funzioni vitali al rientro.
Il Dr. Giuseppe Caruso, specializzato in Medicina Aeronautica e Spaziale presso L’Università “La Sapienza” di Roma, unica Scuola di specializzazione in Italia nel settore, Aeromedico esaminatore certificato ENAC (AME) n. IT-1010-AME, iscritto al Master di 2° liv. in Medicina Aerospaziale presso l’Università di Napoli Federico II in collaborazione con Aeronautica Militare, Istituto di Addestramento e Perfezionamento in Medicina Aeronautica e Spaziale (IPAMAS) di Roma, effettua:
- Consulenze medico-legali e cause di servizio per coloro che svolgono attività di volo (piloti, equipaggi, ecc.) e attività di supporto;
- Visite aeromediche di idoneità psicofisica per il conseguimento e rinnovo di Licenze e Attestati aeronautici di:
- 2^ Classe (PPL, SPL, BPL)
- LAPL
- SAPR
- VDS – ULM
- Cabin Crew
- Paracadutismo civile e militare (FV – fune di vincolo, TCL – tecnica a caduta libera) – ANPdI;
3. Consultazioni aeromediche con AeroMedical Section (AMS) di ENAC – Ente Nazionale per l’Aviazione Civile.
Il protocollo accurato e completo delle visite specialistiche aeromediche, effettuate nell’Ambulatorio Fisioterapico Caruso, è complesso e comprende:
– compilazione di una cartella clinica con i dati anamnestici e obiettivi dell’esaminando al fine di valutarne le condizioni attuali. Il soggetto dovrà a sua volta compilare e firmare un modello di consenso informato circa il trattamento dei dati sensibili oltreché dichiarare all’AME (Aeromedico esaminatore) eventuali patologie, deficit o limitazioni pregresse all’attività di volo;
– controllo della funzionalità visiva anche mediante Vision screener TITMUS, strumento stereoscopico dotato di slides aeronautiche, per i seguenti tests:
- visione da vicino e da lontano
- acuità visiva mono e binoculare
- stereopsi (test di Landolt, test di Lang)
- percezione colori con test di Ishihara (primo livello), test del semaforo, test di Farnsworth (secondo livello)
- forie laterali e verticali
- campo visivo a 55°, 70° e 85°
- campo visivo nasale
- visione intermedia
- misurazione pressione intraoculare mediante tonometro digitale
- controllo gradazione lenti (se usate) mediante frontifocometro;
– controllo della funzionalità cardiaca con monitor multiparametrico (SpO2, NIBP, ECG, TEMP.), ECG a diagnosi computerizzata e/o ECG “CardioLink” digitale o analogico, refertato da cardiologo specialista in tempo reale, h24, mediante servizio di telecardiomedicina;
– controllo della funzionalità respiratoria mediante spirometria computerizzata;
– controllo della funzionalità acustica mediante esame otoscopico, audiometria computerizzata, timpanogramma e test del riflesso stapediale con impedenziometro da screening;
– misurazione e valutazione dei tempi di reazione a stimoli visivi e acustici;
– valutazione del nistagmo con occhiali di Frenzel.
Si ricorda come la normativa vigente, dall’ aprile 2013, è stata variata e implementata attraverso il passaggio dalle normative JAR – FLC 3 Medical a quelle EASA (European Aviation Safety Agency).
fonte:
www.carusofisioterapia.it/medicina-aeronautica.asp#:~:text=La%20Medicina%20Aerospaziale%20ha%2C%20tra%20i%20suoi%20fini%2C,cioè%20quello%20che%20l’assenza%20di%20gravità%20provoca%20sull’uomo.