sabato, Maggio 18, 2024
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Cos’è il collasso medico ?

In senso stretto, si riferisce a una situazione in cui l’assistenza medica non riesce a tenere il passo con il rapido aumento delle esigenze mediche, con conseguente aumento dei decessi (morti eccessive) che normalmente sarebbero stati evitati. Oltre alla rapida diffusione di malattie infettive, un tipico esempio è l’assistenza medica sul campo di battaglia durante un disastro. Si prevede una situazione relativamente a breve termine. Tuttavia, in senso lato, il rapido aumento delle esigenze mediche specifiche influisce non solo sulla fornitura dell’assistenza medica pertinente, ma anche sulla fornitura dell’assistenza medica correlata e la capacità di fornitura dell’assistenza medica è ampiamente a lungo termine ridotta, indipendentemente dalla causa Si riferisce a una situazione che causa non solo un aumento dei decessi ma anche problemi di salute. Nella nuova epidemia di coronavirus, il collasso medico in senso stretto, come l’attesa di una visita medica al pronto soccorso e lo stato di trattamento di pazienti critici in terapia intensiva, ha attirato l’attenzione sociale, ma in futuro si presterà attenzione al collasso medico in senso lato, si verificheranno danni alla salute, che la società intera deve impegnarsi a ridurre al minimo

Esempio di collasso medico in senso stretto

Nelle prime fasi dell’epidemia, il numero di persone infette aumenta rapidamente e il numero di morti aumenta con un leggero ritardo. Spesso ci vuole circa una settimana dall’inizio alla gravità della malattia e circa una settimana alla morte. Pertanto, quando si confrontano i paesi, è necessario considerare in quale fase dell’epidemia si trova il paese. Va anche notato che le definizioni di infetti e morti differiscono da paese a paese. In Nord America e nei paesi dell’Europa occidentale / settentrionale, le epidemie sono state osservate all’incirca nello stesso periodo e sono possibili dei confronti in una certa misura. Tuttavia, dovrebbe essere attentamente confrontato con i paesi emergenti in cui le epidemie sono una preoccupazione in futuro. Nel complesso, in molti paesi il numero di infezioni è approssimativamente proporzionale al numero di decessi e in alcuni paesi il numero di decessi è superiore al numero di persone infette e si deduce che si sia verificato un collasso medico in senso stretto.

Di seguito le cause tipiche del collasso medico. Il grado di contribuzione varia da paese a paese.

  • Mancanza di rispetto delle norme igieniche nei luoghi di lavoro , in residenze abusive frequentate da persone senza fissa dimora e sprovviste di servizi igienici essenziali, ecc.
  • Esistenza di gruppi con accesso limitato alle cure mediche o incapaci di condurre una vita igienica: gruppi non assicurati, a basso reddito, ecc.
  • Esistenza di persone anziane e gruppi con resistenza ridotta: strutture di assistenza a lungo termine, strutture di dialisi, strutture per persone con disabilità, ecc.
  • Sistema di fornitura di cure mediche inadeguato: numero di letti per popolazione, numero di letti in terapia intensiva, numero di personale medico, investimento delle spese mediche pubbliche, ecc.
  • Altro: stile di vita (abbracci, baci, togliersi le scarpe a casa, ecc.), Religione, ecc.

Come prevenire il collasso medico?

Ce lo spiega ampiamente ROBERTO POLLINO Roberto Polillo, medico specialista in allergologia e immunologia clinica e docente di Biologia applicata all’Università La Sapienza di Roma nel suo appassionante articolo pubblicato recentemente sulla rivista digitale SMART MAGAZINE

Tra le varie soluzioni prospettate dal Dr. Polillo quella della telemedicina sembrerebbe determinante e immediatamente applicabile se sostenuta da una tecnologia interattiva in tempo reale con l’ambiente.. Ovvero della possibilità di arrestare l’ondata dell’epidemia e di curare tranquillamente le persone a domicilio evitando il loro girovagare tra i triage o peggio nelle sale di aspetto delle stazioni ferroviarie .. degli aeroporti, dentro gli aerei, all’interno delle cabine metropolitane, delle navi, dei treni e di tutti i mezzi di trasporto in genere con i loro affollamenti, sottoposti tra l’altro ad ogni tipo di inquinamento ambientale compreso quello umano.

E’ dimostrato statisticamente che l’isolamento e il distanziamento sociale sono la prima forma di difesa , il primo scudo contro l’espandersi dell’epidemia. Ma come prestare assistenza ai malati di tutte le altre patologie? Come assistere gli anziani e i malati cronici magari portatori di malattie infettive senza costringerli a spostarsi dalle loro case per accedere a servizi sanitari pubblici impreparati ad assistere un numero esageratamente imprevisto di potenziali e pericolosi pazienti, soprattutto all’interno di una disastrosa pandemia come quella del COVID-19 che fa piu’ morti di guerre e terremoti ….?

La telemedicina, come giustamente richiesto dal Dr. Polillo nel suo articolo sopracitato:

Devono essere immediatamente implementate le procedure di telemedicina per fornire consulenze specialistiche in tempo reale agli ospedali che ne abbiano necessità” sembra essere quella che piu’ risponde ai bisogni della società intera.

In futuro, sarà necessario considerare il rafforzamento del personale attrezzato informaticaMente e telematicaMente sintonizzato con il malato e con i BIG DATA in tempo reale, senza necessità che nessuno si debba spostare per avvicinare una persona che ha bisogno di essere osservata visivamente e con strumenti diagnostici comandati a disatanza e la definizione di procedure standard di telemedicina per preservare il medico in primis dalla minaccia infettiva attraverso soprattutto il SUO distanziamento dalla pandemia. In tal modo viene garantita la sicurezza del medico e la continuità dell’assistenza sanitaria con sistemi di ispezione, autonomatici, intelligenti …. Queste procedure porteranno alla limitazione in una certa misura del numero di ospedali di emergenza e si prevede che contribuiranno a ridurre l’onere per il personale di emergenza.

Prospettive future

La sanità deve attrezzarsi per rispondere a epidemie impreviste già dalla prima ondata e rilevare alla loro incipienza le epidemie causate da agenti patogeni di diversa natura e in continua mutazione. La Società deve agire immediatamente con tutti gli strumenti disponibili e ragionare a lungo termine per contrastare le restrizioni sulle attività economiche dovute a restrizioni di emergenza, depressione economica, aumento della disoccupazione, effetti sulla salute (aumento delle malattie legate allo stile di vita, violenza domestica, effetti psicologici, effetti sui tassi di natalità, ecc.)), C’è preoccupazione che il tasso di mortalità (comprese le cause di morte diverse dalla polmonite da coronavirus aumenterà. 

Sono necessari pertanto i preparativi per queste verifiche.

Ci vorrebbe un amico … che sa cosa fare ….

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