domenica, Aprile 28, 2024
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PCR portatile per lo screening del Covid-19 al “Point of care”

 

Il mondo ha superato i 71 milioni di casi di coronavirus, di cui 1.805.000 in Italia, secondo un calcolo della Johns Hopkins University. Ad oggi con più di 63.000 decessi, l‘Italia è tra i paesi più colpiti dalla pandemia. “Se lasciamo che il virus si diffonda come un incendio, specialmente nelle regioni più vulnerabili del mondo, ucciderà milioni di persone”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, parlando in videoconferenza ai giornalisti del Palazzo di Vetro. E’ necessario accelerare la modalità di diagnosi del virus, che ha causato un aumento vertiginoso del numero di casi nel mondo, superando la SARS per numero di decessi. “Siamo di fronte a una crisi sanitaria globale diversa da qualsiasi altra nella storia di 75 anni delle Nazioni Unite, che sta infettando l’economia globale. Una recessione globale, di dimensioni record, è ormai una certezza”.

Covid-19 – Unica diagnosi valida resta il tampone faringeo?

“Il CTS ritiene doveroso ribadire che, a oggi, l’approccio diagnostico standard rimane quello basato sulla ricerca dell’RNA nel tampone rino-faringeo. Inoltre, si conferma che non esisterebbe alcun test affidabile basato sull’identificazione di anticorpi (sia di tipo IgM che IgG) diretti verso SARS-CoV-2 validato per la diagnosi rapida di contagio virale o di COVID-19”. Lo ha reso noto il Comitato Tecnico – Scientifico in una nota stampa. “L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta attualmente valutando circa 200 nuovi test rapidi basati su differenti approcci e che sono stati portati alla sua attenzione; i risultati relativi a quest’attività screening saranno disponibili nelle prossime settimane. 

La diagnosi precoce delle persone infette dal Coronavirus  è diventata una sfida imminente in tutto il mondo, mentre l’epidemia continua a svilupparsi.

Con la più recente tecnologia di «Chip microfluidico» il dispositivo di rilevamento portatile PCR2019-nCOV, attualmente il più veloce al mondo, è in grado di rilevare il virus in soli 40 minuti, tempi molto inferiori rispetto alle tradizionali tecnologie di reazione a catena della polimerasi (PCR) che impiegano dalle 1,5 alle 3 ore.

La tecnologia PCR è una biotecnologia molecolare utilizzata per amplificare specifici frammenti di DNA per l’estrazione dell’RNA virale, dove la variazione di temperatura del campione in esame è il parametro che determina l’efficienza del processo di amplificazione del DNA. Maggiori la velocità di variazione di temperatura, minori dunque i tempi necessari per un test.

Il PCR2019-nCoV propone un nuovo Chip Microfluidico con modulo di micro-riscaldamento a base di silicio, che presenta  una massa termica inferiore e una migliore conduttività termica rispetto agli equivalenti presenti nei tradizionali dispositivi PCR presenti sul mercato. Queste novità accelerano i cambiamenti di temperatura durante il processo di PCR riducendo notevolmente i tempi di rilevamento.

Il dispositivo di rilevamento utilizza strumenti di test rapidi standard come quelli utilizzati per l’influenza: viene utilizzato un tampone per prelevare dei campioni rinofaringei, che viene quindi preparato ed inserito nell’analizzatore. Il set di apparecchiature è leggero e portatile, adatto per test rapidi in loco in centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, dogane, ispezione entrata-uscita e dipartimenti di quarantena, come così come case di cura per anziani, Centri di Ricerca, Enti Pubblici e Aziende di produzione con Personale Paramedico.

Ogni dispositivo è dotato di un analizzatore di PCR portatile microfluidico, uno strumento di pre-elaborazione, un set di chip per biotest e i nuovi kit di rilevamento dell’RNA del Coronavirus, estraibile da campioni rinofaringei, espettorato, sangue, feci o congiuntiva oculare.  

Test al point-of-care (POCT)

Diagnostica rapida presso il punto di assistenza: è un’analisi medica svolta in prossimità del sito di diagnosi ed assistenza del paziente con disponibilità immediata dei risultati. Permette di prendere decisioni rapide e basate su evidenze mediche per la cura del paziente. I virus possono essere testati nella fase primaria di infezione mediante Test molecolare, permettendo un precoce riconoscimento dei pazienti infetti ed un intervento tempestivo  per prevenire la diffusione dei patogeni.

Spostare il laboratorio in prima linea dell’epidemia:

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